Il gruppo, per il buon funzionamento, ha bisogno di darsi un minimo di norme e di struttura: si incontri regolarmente ogni tre o quattro settimane, a rotazione, preferibilmente in casa di una coppia; nomini una coppia responsabile riconosciuta da tutti, identifichi il ruolo del sacerdote; si dia una programmazione delle date degli incontri; abbia cura di organizzare l’animazione per i figli. E’ importante, inoltre, che il gruppo abbia chiaro e sia d’accordo sul metodo delle riunioni e sull’argomento proposto da trattare. E’ bene che a tutti i partecipanti sia dato precedentemente alla riunione un breve testo sull’argomento, e che almeno una coppia si prepari a casa (di norma è la coppia che partecipa alla riunione dell’intergruppo), al fine di moderare la discussione spontanea. Le esperienze personali dei componenti siano, in qualche modo, accolte e ognuno sia aiutato a parlare di sé e dei suoi sentimenti. Il gruppo favorisce l’ascolto reciproco delle persone, senza giudicare o sentirsi giudicato; ognuno si senta libero di esprimersi facendo riferimento soprattutto a fatti vissuti, alla propria vita e ai propri atteggiamenti personali, confrontandoli con la Parola di Dio. Sarà il Signore, con la Sua Parola letta in gruppo, o il Suo Spirito, presente nell’intimo, a convertire le persone presenti. LA REVISIONE DI VITA La via maestra di un gruppo che vuol crescere, rivitalizzarsi e portare frutto, passa attraverso la revisione di vita. Abbiamo scelto e proposto come metodo di lavoro nei gruppi la r.d.v. perché ci sembra risponda a due esigenze: 1. Oggi tutto sembra orientato a separare l’interno dall’esterno, la vita dalla fede, il mondo da Dio, il lavoro quotidiano dalla nostra coscienza, la famiglia dalla società:….c’è un bisogno di ricucire, armonizzare, ricomporre in unità il tutto; 2. Tutti viviamo tante esperienze, fatti, avvenimenti e non riusciamo a scoprirne il senso, a svelare, a riconoscere che Dio è presente-vicino-dentro e che sono fatti che chiamano in causa altre persone, che esigono collaborazione e che domandano una comunità che sa accogliere, aiutarsi, impegnarsi… Cosa é · E’ più facile praticarla che spiegarla. · Non è una discussione in gruppo, uno sfogo per liberarsi, un dibattito culturale, un’analisi personale-sociale, un esame di coscienza…. · E’ una rilettura di un pezzo della propria vita fatta con altri fratelli e sorelle, e con gli occhi e il cuore di Gesù; è un metodo di lettura cristiana dei fatti quotidiani; è un incontro con noi stessi e col Signore presente nella nostra vita quotidiana (scoperto nella ricerca comunitaria illuminata dalla Parola di Dio e guidata dallo Spirito Santo). · E’ una riflessione guidata con modalità precisa che consiste essenzialmente nell’esaminare un fatto, un problema o una esperienza, rileggendoli e rivedendoli in tre momenti ben distinti. Vedere: si analizza un fatto o argomento nelle sue componenti e motivazioni; Giudicare: si cerca di darne una lettura e interpretazione di fede ricorrendo alla Parola di Dio. Agire: ci si impegna a tradurre in cambiamento di mentalità e in azione concreta quanto compreso. Come viene fatta 1. Personalmente o in gruppo si prega lo Spirito Santo, presente e operante nella vita delle persone. 2. Un componente del gruppo presenta l’argomento o il fatto, così da creare un clima di disponibilità-ricerca-fede. 3. Ognuno pensi alcuni minuti in silenzio, tentando di calare il problema nel proprio vissuto di persona o di coppia, cercando di ricordare le ripercussioni positive o negative che ha creato dentro di sé…, si può scrivere la propria risposta personale. E’ il vedere. · Si comunica poi quanto riflettuto o scritto, con molta semplicità ed umiltà. · Una persona scriva le riflessioni presentate e riassuma sinteticamente quanto detto, senza alcun commento. 4. Per meglio capire-valutare-comprendere, senza giudicare, occorre interiorizzare il tutto e ricorrere alla Parola di Dio. Essa ci aiuta ad accogliere la presenza e l’azione di Dio: questo é il giudicare. · Dopo alcuni minuti di silenzio, di rilettura del brano, o ricerca biblica, ognuno riporta un passo, una frase che più illumina-corrisponde alle esperienze riportate prima. Tutta la Parola di Dio, messa in comune, ha il potere di far cogliere i valori, presenti, i segni dell’amore di Dio e ci avverte dei controvalori – chiusure – rifiuti – peccati riscontrati. Ognuno e il gruppo, a questo punto, è invitato nel silenzio a chiedersi: · Che cambiamenti di mentalità, di atteggiamenti, di giudizi, sono chiamato a fare? · Che cosa farebbe Gesù Cristo al mio posto o al nostro posto ora, in questa situazione, al punto in cui sono o siamo giunti ? · E’ il momento di agire, cioé della conversione personale e comunitaria in collaborazione con Dio. · Ognuno esprime quale impegno o proposito gli nasce dentro e come potrebbe realizzarli. · Insieme si conclude con un canto o una preghiera.
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